Cos’è e come curare la vulvodinia
La vulvodinia si manifesta con dolore cronico nella vulva, l’area che comprende le parti esterne dei genitali femminili. Questo dolore può essere costante o intermittente e può durare per mesi o anni. Non sempre è possibile identificare una causa specifica per la vulvodinia, il che può renderla una condizione particolarmente frustrante per chi ne soffre.
Leggi l’articolo e scopri come la curo negli ambulatori di Piove di Sacco, Ponte San Nicolò, Albignasego, Selvazzano Dentro e Montegrotto Terme.
Sintomi della vulvodinia
Come si manifesta la vulvodinia? Ecco i principali sintomi che riscontro nelle mie pazienti della provincia di Padova:
- Dolore o bruciore: sensazione di dolore o bruciore nella vulva, che può essere costante o episodico. A volte la sensazione è di avere “qualcosa che punge”, in altri casi il dolore è intenso ed improvviso.
- Sensazione di irritazione: la vulva può risultare molto sensibile e irritata, alcune pazienti la descrivono come una “scottatura”.
- Sensibilità: la vulva è molto sensibile al tatto o alla pressione.
- Secchezza: sensazione di secchezza e mancanza di lubrificazione.
- Infiammazione: sensazione di gonfiore e calore nella zona vulvare.
- Prurito: prurito nella zona vulvare.
- Dolore durante i rapporti sessuali: la condizione può rendere i rapporti sessuali dolorosi, in questi casi potresti sentir parlare di dispareunia.
- Difficoltà nell’uso di tamponi: inserire tamponi può essere doloroso o, addirittura,impossibile.
- Disagio durante le attività quotidiane: fastidio durante passeggiate, difficoltà a sedersi per lunghi periodi o andare in bicicletta.
Che impatto ha la vulvodinia sulla vita delle donne?
La vulvodinia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle donne influenzandone negativamente vari aspetti:
Rapporti sessuali: il dolore durante i rapporti sessuali può causare difficoltà nella relazione con il proprio partner, portare a stress emotivo e un isolamento nei casi in cui non si viva una realzione stabile. Ricordi una mia paziente di Selvazzano Dentro che, per evitare di affrontare il problema, per anni hanno trascurato la propria vita evitando l’approccio con possibili partner per il timore di eventuali rapporti sessuali.
Attività fisica: andare in bicicletta o sedersi per lunghi periodi può diventare doloroso. Spesso è questo è uno degli aspetti che spinge molte pazienti della provincia di Padova che ho curato a iniziare un percorso di cure.
Salute mentale: la vulvodinia può causare ansia, depressione e isolamento sociale a causa del dolore cronico e delle difficoltà nel parlare apertamente della condizione. Per questo è molto importante confrontarsi con chi ti può aiutare come ostetriche specializzate o ginecologi preparati sul tema come puoi trovare presso Artemisia Medica di Ponte San Nicolò – Padova.
Autostima: il dolore, l’isolamento e tutte le paure collegate possono influenzare negativamente l’autostima e l’immagine di sé della donna. Ovviamente la vulvodinia non può essere vissuta come una colpa, ma capisco che, senza il giusto aiuto, il problema si possa ingigantire.
Diagnosi, trattamento e cura della vulvodinia
La diagnosi di vulvodinia può essere complessa e richiede una valutazione approfondita da parte di un medico, spesso con esami per escludere altre possibili cause di dolore vulvare.
Spesso durante la visita di valutazione del pavimento pelvico ho notato la presenza della vulvodiania, a volte allo stadio iniziale, mentre in altri casi il dolore era già presente.
I trattamenti per la vulvodinia possono includere:
Farmaci: antidolorifici, antidepressivi, antiepilettici e anestetici locali possono essere utilizzati per gestire il dolore. Questo elenco è molto generico, non rappresenta una soluzione sempre valida perchè ogni donna è diversa e il trattamento personalizzato.
Terapia fisica: molto spesso ho notato che esercizi del pavimento pelvico e tecniche di rilassamento possono aiutare a ridurre il dolore. Molte donne che ho curato non hanno avuto bisogno di farmaci, ma con la sola riabilitazione del pavimento pelvico sono guarite.
In alcuni casi può essere utile l’utilizzo di tecniche avanzate come la riabilitazione pelvica con biofeedback.
Terapia comportamentale: la consulenza psicologica può essere utile per affrontare l’impatto emotivo della condizione. Questa necessità può emergere durante il percorso di riabilitazione e cura, quando si nota la guarigione fisica e permane la paura e il timore ecco che la componente di autodifesa psicologica può giocare un ruolo decisivo ed essere l’ultimo ostacolo da superare.
Cambiamenti nello stile di vita: buone pratiche come evitare detergenti aggressivi e irritanti, o indumenti stretti può aiutare a ridurre i sintomi alleviando il dolore pelvico. Due casi curati a Piove di Sacco avevano gli abiti troppo stretti la principale causa del dolore intimo.
La vulvodinia è una condizione dolorosa che può avere un impatto significativo sulla tua vita, ti consiglio di cercare aiuto medico per ottenere una diagnosi corretta e un piano di trattamento adeguato.
Se abiti in provincia di Padova posso aiutarti: trovi qui i miei contatti.